Questa magnifica tela mostra tutta l’abilità e la facilità di pittura di Giacomo Grosso, la brillantezza della sua pennellata e l’audacia dei suoi soggetti (da immaginarsi di forte impatto in una bigotta torino tra fine ottocento e primi decenni del novecento), talvolta permeati di erotismo soprattutto legato alla contemplazione del corpo femminile, come in questo caso.
il dipinto è ambientato nello studio di Grosso ubicato all’interno dell’Accademia Albertina, oggi purtroppo disperso: la figura è posta di fronte alla nota Cornice d’alcova tardo seicentesca, allora di proprietà del pittore e oggi conservata presso il museo civico di Torino, davanti alla quale Grosso ambientò numerosi ritratti e figure.
Appare evidente l’ispirazione – colta e accademica – al celebre La source di ingres (Parigi, Musée d’Orsay), il cui classicismo idealizzato e ‘senza tempo’ viene tradotto però in una carezzevole sensualità, meno aulica e più domestica.
08/03/2023