la bella tela è preparatoria per la parte centrale dell’immensa lunetta conservata a Genova nella chiesa dei Santi ambrogio e andrea detta del Gesù. la redazione finale – le cui dimensioni provocano un allentamento della qualità pittorica, vivissima invece in questo modello- è caratterizzata dalla struttura maggiormente orizzontale e lunettata, che permette all’artista (con la possibile collaborazione del cognato Stefano camogli) ampie variazioni nel soggetto sia ai lati che in alto.
nella tela dell’accademia albertina, dall’andamento verticale, la composizione appare maggiormente serrata, le figure più ravvicinate, la stesura materica più fluida e veloce. Si notano qui – come di consueto in Piola – echi correggeschi, in particolare negli angeli in alto, e la conoscenza profonda del rubens genovese e di Valerio castello, dimostrata dalla libertà pittorica da cui discende una materia guizzante e pastosa.
la datazione del quadro, già di proprietà mossi di morano, è ovviamente legata a quella della tela genovese, terminata nel 1661, quindi andrà posta al 1660 circa.
08/03/2023